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Balorda nostalgia

  • Immagine del redattore: Silvia Serpe
    Silvia Serpe
  • 17 feb
  • Tempo di lettura: 4 min

Una sorpresa o forse no, ha decretato il vincitore di Sanremo, si tratta di Olly non il famoso attaccante della New Team, ma il ligure Federico Olivieri che é stato quindi un profeta in patria; in una edizione molto piatta e tranquilla della quale ricorderò solamente topo Gigio, e l'unica hit che presumo arriverà fino all'estate 2025 ovvero "Cuoricini". Noi della RP ci siamo divertiti a partecipare al FantaSanremo che per la lega RP ha visto trionfare Elena Masneri, che anche se non ha più rinnovato con noi é rimasta affezionata ai nostri colori.


La canzone vincitrice racconta un sentimento forte, che fa anche un po’ male, e che arriva quando meno te lo aspetti. «Questo brano parla di nostalgia, una sensazione molto nota alla gente di mare. Si può avere nostalgia per qualcosa che si è vissuto, ma anche per qualcosa che non si è vissuto».

Noi runner abbiamo nostalgia quando non corriamo per qualche giorno, ed essere balordi é una peculiarità della RP.

Partiamo quindi da questa introduzione per raccontarvi il nostro weekend.

L’inno di Mameli intonato dai 400 ragazzi volontari in ferma iniziale dell'85esimo reggimento della caserma Duca, ha dato il via alla  Romeo&Giulietta half Marathon. Erano le 9,30 e da piazzale Olimpia, quando quasi in 2mila hanno preso il via a questa manifestazione che ha respirato la bellezza di Verona lungo le strade del centro storico. Migliaia i cuori che hanno battuto all’unisono per trasformare questo evento in una grandissima festa.

Correre a Verona è viaggiare nella storia in una delle città d’arte più romantiche d’Italia. 

Storia, amore, corsa, velocità, amicizia, voglia di esserci. Come potevano mancare i nostri nel weekend di S. Valentino? Con piacere vi raccontiamo del grande tempo di Stefano Rivetti in 1h 29', a seguire Paolo Scopelli in 1h 55' quindi due fantastiche coppie che hanno omaggiato al meglio la corsa dell'amore giungendo insieme al traguardo: Alessandra Timpano e Massimo Aquilini (2h 02') e Elisabetta Gheza con Guy Magri (2h 04'), all'esordio con la canotta gialla Ruscio Giuseppe (2h e 19').

Nello stesso percorso con arrivo allo stadio Bentegodi di Verona e non come al solito in piazza Bra, é andata in scena la staffetta "Adigeo Romeo&Giulietta Run Half Marathon" composta da due frazioni di 13 e 8 chilometri. Anche qui amore é la parola d'ordine e se un infortunio all'ultimo costringe ai box Francesca Sorze, cosa c'è di più bello dell'amore fra padre e figlio? Ecco così al via nella staffetta Francesco e Pietro Tomasoni (2h 08').

Bravissimi tutti, siete le cose belle da raccontare.

 


L’idea di una corsa in montagna a Salò è nata nel 2013. La scelta del nome è un richiamo alla “MAGNIFICA PATRIA” della Riviera di Salò, che fu una confederazione di 34 comuni durante la dominazione veneziana. “Salodium” è invece il nome in latino di Salò, cittadina di origine Romana ai piedi del monte San Bartolomeo, sui cui pendii si snodano i sentieri della MAGNIFICA SALODIUM. 

Un gruppetto di giallo vestiti hanno gareggiato sui vari percorsi in programma: LONG TRAIL di 34 km con D+ 1700mt, TRAIL di 23 km con D+ 1.050mt, e lo SHORT TRAIL di 16,5 km con D+ 750mt.

Partenza ed arrivo in piazza Enzo Ferrari, il percorso si è snodato su sentieri e strade all’interno del “Parco Alto Garda Bresciano” offrendo nella parte montana, panorami da favola, con lo sguardo che va dal golfo di Salò alla Rocca di Manerba e più fino alla penisola di Sirmione e a tutto il basso lago. Ma c’è stata anche nella parte iniziale “urban”, con uno spettacolare passaggio da piazza Serenissima e dalla “Fossa” (piazza Vittorio Emanuele II°) vero salotto buono di Salò, nonché una parte collinare con passaggi tra uliveti, cipressi e castagni, oltre all’aspetto storico-culturale con l’attraversamento di alcuni caratteristici borghi ed il passaggio nei pressi di ben 10 chiese.

Soddisfatti e buone prestazioni per i nostri al traguardo. Nella 34 km Danilo Braghini (4h 19') precede la sua bella Barbara Giusti (5h 25), bravissima a migliorarsi di 2 minuti tutta in solitaria.

Nella 23 km esordio in canotta gialla per Gioacchino Arnone che chiude in 3h 03'. Infine nella 15 km su terreni non suoi Sandro Gariano impiega due ore per completare la gara. 

Anche voi come i veronesi bravissimi per aver onorato la nostra maglia.



Non soffrono di nostalgia anzi, come da tradizione, allenamento di gruppo con ritrovo al campo Marte per una quindicina di noi e una quindicina di chilometri i quali sono serviti per scaldarsi, da una mattinata abbastanza gelida che non ha fatto desistere i più; ha prevalso così la viglia di stare insieme e passare un paio di ore in amicizia. Così é più bello e meno faticoso correre lungo le vie e i monumenti storici del centro città.

Al termine della corsa solito dolce della Nunzia, anzi doppio dessert composto da torta e ciambelle al cioccolato (mi viene l'acquolina solo a scriverlo).

Qui sì che c'è del rancore a non esserci stato.



Vorrei tornare a quando ci bastava ridere, piangere, fare l’amore.

E poi stare in silenzio per ore fino ad addormentarci sul divano con il telecomando in mano, non so più come fare senza te.

Ora parafrasiamo questa strofa alla corsa.

PS: Ziz ripensaci!

 
 
 

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