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La Sarneghera

  • Immagine del redattore: Silvia Serpe
    Silvia Serpe
  • 22 apr 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

La Sarneghera é una  tempesta violenta, spesso accompagnata da temporali altrettanto forti che parte dalla zona del lago di Iseo e precisamente da Sarnico (voci dicono che tale località sia conosciuta anche da Ezio e Grego, per aver fatto un appostamento ormai 5 anni fa quando appartenevano a un gruppo di preghiera), ma vediamo da dove deriva questo nome: Una leggenda narra la storia di una giovane di Montisola, promessa sposa di un nobile della Franciacorta. La giovane non ne voleva proprio sapere di sposare il signorotto, scelto dal padre per ragioni di interesse, per questo ogni giorno si recava a Sensole, dove specchiandosi nelle acque del lago piangeva il proprio dolore. Un giorno ebbe un mancamento e cadde in acqua: fu un giovane pescatore di Sarnico, che passava di lì per caso, a salvarle la vita, un eroico gesto che tra i due ha fatto scoccare l'amore.

Una love story memorabile, fin quando il padre della giovane rinchiude la ragazza nel castello e imprigiona il pescatore in una grotta umida e profonda tra i boschi del monte di Sarnico. Passarono diversi mesi, finché non arrivò il tempo del matrimonio combinato di cui parlavamo qualche riga fa.

Per evitare ogni rischio, il padre della ragazza decise in quel momento di far uccidere il pescatore: ordinò ai suoi servi di annegarlo nel lago. Informata da una serva, la ragazza decise allora di unirsi al destino dell'amato, gettandosi nelle acque del Sebino per ricongiungersi al suo amato pescatore. Nasce così la Sarneghera scatenata dai due giovani annegati: si cercano sul fondo del lago per incontrarsi e abbracciarsi, mentre dal cielo tuona vendetta per quell'amore strappato, scatenando vento e pioggia da Sarnico su Montisola e su tutta la Franciacorta.

Un altra tempesta si é accanita su Sarnico ieri, ma non violenta come la Sarneghera anzi diciamo benevola, grazie alla RP che ha portato una ventata di entusiasmo e allegria. 

Abbiamo partecipato alla 12° edizione della Sarnico-Lovere una bellissima gara di 25 chilometri, che unisce le due belle località del lago d'Iseo. Anche se le gare con partenza e arrivo diversi sono sempre logisticamente difficili, questa ne vale la pena correrla. Percorso per lo più piatto e sempre con vista lago sulla sponda bresciana.

Al via per noi un bel gruppetto: Francesco Bordino 1:57:48, Alfredo Ferrrari 2:14:14, Mario Sansone 2:26:44, Elisabetta Gheza 2:2644, Giovanni Bernini 2:27:00, Francesca Sorze 2:27:00, Sabrina Veschetti 2:29:39, Umberto Zanetti 2:32:49, Francesca Tabeni 2:3452, Fabio Caló 2:35:01, Francesco Tomasoni 2:41:45, Luciano Bonici 2:45:00, Salvatore Amoruso 2:47:29.

Complimenti a tutti e in particolare a Elisabetta per l'esordio RP in gara ufficiale e a Luciano che ha chiuso ugualmente la gara nonostante gravi problemi intestinali.

Altro lago, altra gara. Parliamo della "Garda Riviera Run" organizzata dall'associazione sportiva Pacers gli Originali  e i volontari del Sorriso. Partenza e arrivo a Torri del Benaco (VR) sulla distanza di km 21,097 valevole come campionato nazionale e master di mezza maratona ASI. Oltre la distanza competitiva vi erano in programma anche percorsi di 6, 10 e 15 chilometri per dare più possibilità ai corridori di partecipare e godere le bellezze del lago. Al via per noi c'erano Antonio Punzio e Flavio Nicassio abbastanza delusi dall'organizzazione per i non rispettati ristori e l'esiguo pacco gara, che purtroppo sta diventando una costante per tutte le gare. Fa niente, avete comunque corso un altra mezza. Bravi!



Secondo voi non c'era un maratoneta RP oggi? Impossibile! Ci spostiamo a Padova e ringraziamo Stefano Baldi per aver partecipato alla Padova Marathon.

Organizzatori festosi per aver movimentato oltre 20.000 persone nelle varie gare in programma. Ancora una volta sontuoso il nostro Stefano che conclude la prova in tre ore e 22 minuti. Vittoria per il Kenya con Timothy Kipchumba  in 2h 08' (record della manifestazione) che regola quasi 1500 finisher, mentre nel femminile braccia alzate per Lenah Jerotich in 2h 31'.

Bella giornata di sole e clima prefetto per correre con suggestivo arrivo nella piazza più grande d'Europa.



Per chi é rimasto in città, presso il Centro Sportivo Sanpolino si é svolta "La Corsa Maya". Ieri era la Giornata Mondiale della Terra, il ricavato delle iscrizioni e del supporto dei partner, ha aiutato a sostenere il programma di UNICEF: Acqua e Igiene, che consente di intervenire sia in forma strutturale nei Paesi in cui non è garantito l’accesso all’acqua potabile, che nelle emergenze improvvise.

Doppio applauso quindi ai nostri, che hanno corso per questa nobile causa e per non dare per scontato un bene prezioso come l'acqua. Sul percorso di 13 chilometri, i nostri si sono ben comportati lungo i parchi e i laghetti di San Polo, con partenza e arrivo nella bellissima struttura del campo di atletica Gabre Gabric. Ci pare giusto quindi nominarli:

Pietro Tomasoni, Nunzia Boccia, Gabriela Giannoni, Roberto Baronio, Alessandro Schito, Marco Molinari Tosatti, Fabrizio Bertocco, Stefano Murari, Fabio Beretta e Cristina Bonetti.



Per  tutti gli altri, allenamento domenicale con partenze diverse per trovarsi tutti sugli argini del fiume Mella. Partenze da Urago Mella, Bovezzo, villaggio Prealpino e Collebeato. Una volta raggruppato il gruppone, ci siamo diretti in zona nord fino al ponte di Villa Carcina. Sosta idrica e rientro da dove si era partiti. I chilometri percorsi? Ognuno dice un numero diverso come gli scudetti della Juventus (concedetemela almeno oggi n.d.r.), ma comunque sicuramente più di 15 decisamente sul campo. 

Durante la corsa abbiamo avuto anche il tempo di reclutare una nuova atleta, grazie al lavoro psicologico della nostra bipress, diamo quindi il benvenuto a Emanuela! Anche se non é ufficiale ci piacerebbe tanto.

Tutto bello tranne il NON dolce della Nunzia, portato ai Maya (in dialetto bresciano mangiare, quindi giusto così).



Torniamo indietro a sabato dove é andata in scena la Spartan Beast a Gubbio.

Gara particolare e non proprio lineare, oltre ai 21 chilometri che non sono mai banali, Anna D'aprile ha dovuto superare anche 30 ostacoli che erano lungo il percorso, se all'inizio potevano essere divertenti con il passare dei chilometri erano degli autentici taglia gambe. Tali ostacoli ricordano molto gli allenamenti dei marines americani; ad esempio: arrampicarsi su di una fune, scalare un muro, spostare un tronco, attraversare un ponte tibetano.

Bellissimo il video finale dove vediamo Anna salutata festosamente del suo cane all'arrivo e  immaginiamo e speriamo successivamente anche da Fede che l'ha accompagnata.


Stavamo quasi chiudendo quando é arrivato questo messaggio: "Ciao ragazzi, il nostro Federico Pozzi, il commercialista volante ha appena finito la sua gara!!! Terzo di categoria al 70.3 in Perù. Grande Fede!!!"

Non possiamo far altro che unirci ai complimenti. Andremo ad aspettarlo in aeroporto al suo rientro in Italia sperando si conceda ai microfoni. Quindi restate sintonizzati.



Per fortuna non c'è stata la vera Sarneghera, ma se vi ricordate il blog di settimana corsa sul caldo, in questi giorni tutti i clienti pronti a lamentarsi del freddo. É uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare (e non parlo del tabaccaio).

PS: Ziz ripensaci!

 
 
 

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