Maratona
- Silvia Serpe
- 11 nov 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Per gli amanti di miti, storie e leggende, vi raccontiamo la storia di questa maratona. Il protagonista non è Zeus, Poseidone, o Ulisse, ma un certo Fidippide. Un leggendario corridore inviato ad Atene, dopo la battaglia di Maratona, per annunciare la vittoria sugli invasori persiani, il 13 Settembre 490 a.C. Il termine “maratona” deriva da questa storia, grazie a Pierre de Coubertin, storico francese che introdusse, dalla prima edizione dei giochi Olimpici del 1896, una gara di corsa su lunga distanza di circa quaranta chilometri, la distanza tra la città di Maratona e Atene.
Noi runner sappiamo bene che ancora adesso sono organizzate moltissime maratone ma l'emozione che avrà provato il nostro Umberto Zanetti nel correrla crediamo non abbia eguali.
Partenza dalla città di Maratona, il percorso si é presentato pianeggiante fino al 10° km, per poi subire dei saliscendi, a volte impegnativi, ma pur sempre suggestivi poiché si sono svolti lungo la "war memorial", in ricordo degli uomini caduti durante la storica battaglia.
Gli ultimi chilometri sono stati invece in leggera discesa fino all'ingresso nello storico e stupendo Stadio Panathinaiko costruito interamente in marmo.
Maratoneta!

Una coppia invece ha partecipato a una mezza maratona, parliamo di Annagrazia D'aprile e Federico Lo Conte che hanno corso a Ravenna.
"Un percorso che sfida e ispira, guidandoti attraverso l’eredità millenaria di Ravenna: dai monumenti dell’antica Roma alla bellezza mozzafiato dei mosaici bizantini, ogni passo è un viaggio nel tempo. Corri lungo le strade che respirano storia e cultura, con il calore dell’accoglienza romagnola ad ogni curva".
Così recitava l'incipit della gara. Tutto confermato dalla nostra Anna che commenta così: "Percorso non velocissimo ma divertente, un tifo inaspettato per essere a Ravenna".
Bravissima la nostra coppia ma soprattutto Federico (1h 45' 07") che in gran forma riesce a superare (seppur di poco) la sua Anna (1 h 45' 26").
Siamo invidiosi del vostro reintegro immaginiamo a base di piadine, tortellini e bomboloni.

Riavviciniamoci verso casa e precisamente in trentino dove a Riva del Garda si é svolta la Garda Tentino.
Mezza maratona che per livello tecnico e organizzativo, per spettacolarità e numero di partecipanti, l'evento è ai vertici del settore in Italia e uno dei più conosciuti a livello internazionale. Gli ultimi 3 km (dopo aver doppiato il paese di Arco), hanno percorso il tratto di pista ciclabile che interessa la sponda settentrionale del Lago di Garda e collegato Torbole con Riva, costeggiando il Lago su una mensola a sbalzo che supera all'esterno una breve galleria, raggiungendo il Porto San Niccolò e in meno di 1 km l’ arrivo posto sulla spiaggia di Riva del Garda.
L'ambiente che il percorso ha attraversato è stato tra i più suggestivi dell'intero Trentino: grazie all'influsso del lago, il clima ha favorito lo sviluppo di vegetazione di tipo mediterraneo, che contrasta con le alte falesie rocciose che circondano la valle ed il lago.
Non poteva certo mancare la RP ed ecco che schieriamo un fantastico tris: il pacer Giovanni Bernini che accompagna le due lady: Laura Bonera e Francesca Sorze (la quale lascia per una volta libero il Toma). Crono finale per una manciate di secondi sotto le due ore (altrimenti non sarebbe soprannominato pacer) con Laura leggermente attardata.

Eravamo anche a Crema, ovviamente per un altra mezza maratona giunta alla 18° Edizione, denominata "Maratonina città di Crema", che sta piacendo sempre più visto il sold out a una settimana dal via.
Poco sole con tanta nebbia e umidità, ma un percorso veloce tranne per un paio di cavalcavia taglia gambe, hanno caratterizzato la domenica di oltre tremila runner impegnati nelle varie gare in programma.
Presente un altra coppia Guy Magri e Elisabetta Gheza poco sopra le 2 ore il loro crono, ma con i tanti figli che hanno é già incredibile che riescano a trovare il tempo per uscire a correre e ad allenarsi. Personalmente senza figli ho poco tempo per fare altro nella mia quotidianità. Ci faremo dire il loro segreto.

Per tutti gli altri (ed eravamo in tanti), allenamento domenicale con partenza dalla Chiesa S. Giulia del villaggio Prealpino quasi ultimata dai lavori.
Una decina di chilometri abbondanti verso Mompiano, con GPM alla sbarra che porta al rifugio "Gnari de Monpia'". Passaggio al "Club Azzurri" e alla nuova (bella) ciclabile che porta a Costalunga, quindi rientro al quartiere generale. Non lo abbiano mai citato ma vorrei ringraziare Stefano Bonera, il quale ogni volta compie una autentica maratona, facendo la spola fra i primi e gli ultimi, per tenere sempre unito il gruppo e non far sbagliare strada. Un gran lavoro in quanto passa tutto il tempo da solo, e non chiacchiera come la maggior parte di noi. Poi comunque crediamo che Laura lo aggiorni sui vari gossip.
All'arrivo bel terzo tempo al bar con il dolce della Nunzia, che per tutto l'allenamento diceva non esserci. Per fortuna era uno scherzo.

Maratona il sogno di qualcuno, l'ossessione di altri. Bella, affascinante e maledettamente dura che sia la tua prima o la centesima.
Durante i 42 chilometri spergiuri che non ne farai più, gli ultimi 195 metri pensi già a quale sarà la prossima.
PS: Ziz ripensaci!
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