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Meglio soli che mal accompagnati

  • Immagine del redattore: Silvia Serpe
    Silvia Serpe
  • 16 mag 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 17 mag 2022

In questo weekend altra trasferta targata RP, questa volta però solitaria. L'ha svolta Silvia Duni che venerdì dopo lavoro saluta parenti e amici, dirigendosi non al mare, ma al lago e più precisamente a Riva del Garda grazioso comune sulle sponde nord del lago di Garda. Si è svolto infatti questo fine settimana la 7* Edizione del Garda Trentino Trail, un trittico di gare con quartier generale ad Arco di Trento. Da Riva del Garda la partenza della 60 km che quest'anno si avvale dell'onorificenza di essere Campionato Italiano di Trail lungo (così come la gara correlata di 28 km - Campionato Italiano di Trail Corto - con partenza da Arco). Lista partenti quindi di prim'ordine per un percorso di oltre 60 km con 3900 metri di dislivello. Dicevamo partenza da Riva del Garda, pochi chilometri per godersi la vista del lago e subito ascesa a Punta Lerici e poi discesa a Molina di Ledro. Gran premio della montagna a metà percorso presso il rifugio Pernici a 1800 metri, discesa fino a Villa del Monte, Lago di Tenno e ultimo tratto di gara con continui saliscendi fino all'arrivo di Arco. Cari lettori non avete sbagliato blog stiamo sempre parlando di running e non di una tappa ciclistica del giro d'Italia. Per la nostra Silvia una buona prima parte di gara con ottime sensazioni, poi introno al 40° km un dolore alla coscia si trasforma in una fitta che purtroppo la costringe all'abbandono. Di primo acchito sembra essere un problema muscolare, da valutare nei prossimi giorni. Come scrissi tempo fa per il Baro, bravissima a sapersi ritirare (non è sempre facile perché si ha voglia di continuare). Ora c'è delusione ma sappiamo che presto si trasformerà in grinta per migliorare e diventare sempre più temibile. A differenza della trasferta di settimana scorsa, per problemi lavorativi (deve curare il blog e la pagina ufficiale Instagram RP) rientra immediatamente a casa e non può godersi il meritato relax.

Domenica invece RP divisa su più fronti: la StraMilano, il trofeo Autismando a S.Polo, l'allenamento di gruppo e due partecipazioni solitarie: nel Vertical Maddalena e nelle Mezza Maratona di Ginevra. Nel capoluogo lombardo torna il running dopo la bellissima maratona del mese scorso. Questa volta una mezza maratona oltre che una 5 e una 10 km inserita nella ormai tradizionale StraMilano giunta alla 49° edizione che ha portato sulle strade meneghine oltre 50 mila persone. Curiosa anche la nascita di questa gara, ideata da un gruppo di sciatori del gruppo alpino fior di Roccia. Terminata la stagione sciistica, durante la classica cena sociale, uno dei soci dopo aver mangiato e presumiamo bevuto disse: "Adesso esco dal ristorante e corro per le vie di Milano", la risposta dei colleghi fu:" Se vai tu, veniamo tutti". Così hanno fatto una ventina di km intorno a Milano. Da qui l'idea di organizzare un evento che fosse anche ritrovo fra tutte le società sportive. Le prime due edizioni si svolsero di notte e ai ristori veniva offerto del brodo caldo. Forse sarebbe stato meglio svolgere anche questa edizione in ore notturne visto il caldo anomalo di ieri. Partenza alle ore 10 (assurda) in un autentico forno, ha pregiudicando ogni velleità di rilevamento cronometrico. Un grandissimo plauso quindi ai nostri: Roberto Baronio, Giorgio Grazioli, Francesco Tomasoni, Nunzia Boccia, Sabrina Veschetti, Kuliwant Singh e Francesca Sorze che hanno onorato la casacca e arrivati tutti al traguardo conquistano una meritatissima medaglia.


Hanno invece conquistato una coppa per il il drappello giallo che si è presentato a San Polo (quinto gruppo più numeroso) dov'è andato in scena il trofeo Autismando che prevedeva due percorsi il corto di 5 km e il lungo di 14 km. Più di 300 partecipanti e un incasso di 1.315,00€ interamente devoluto all'associazione. Bravi! Grazioso il tracciato che ha attraversato anche i due laghetti delle ex cave, in continua ricerca di acqua e fontanelle varie vi erano: Sandro Gariano, Luciano Lusio Balboni, pacer Giovanni Bernini, Barbara Violini, Francesca Rossi, Federico Pozzi, Michele Gregorini e Gabriela Giannoni.

L'allenamento di gruppo questa volta è tornato alle origini con partenza dalla Chiesa del villaggio Prealpino. Fino alla sera non si capiva chi avrebbe partecipato in quanto Igina Nunzia aveva preparato la solita torta per Il ristoro finale ma essendo impegnata nella StraMilano l'ha affidata nelle mani sicure della press Laura Schiffo, la quale per coinvolgere più persone possibili alle corse domenicali, ha tenuto nascosto dove fosse l'ambito ristoro se a s.Polo o al Prealpino. Presenti il capitano Giuseppe Rossini, Simona Bonera, Fabrizio Bertocco, Laura Bonera, Stefano d'Aprile, Ezio Zamboni e finalmente al gran rientro Giorgio Borgognoni. Per loro niente medaglia o coppa ma la succulenta torta di Nunzia (avrei fatto volentieri cambio n.d.r.). Beati loro.

Considerando il titolo dell'articolo: "meglio soli che mal accompagnati" due prestazioni singole di rilievo: a Ginevra Francesco Nicola Marino finalmente ritorna alle gare e in attesa di partecipare a qualche "ironman" si cimenta nella mezza maratona della città elvetica. Sicuramente un clima leggermente più favorevole e una bella gara dai commenti che abbiamo potuto leggere. Partecipazione massiccia oltre 5 mila finisher e fatica corsa in 1 ora e 48 minuti. Il difficile non é stato trovarlo in classifica ma capire quale sia il suo nome e quale il cognome del nostro "Helvatec".

É rimasto invece a Brescia Stefano Murari per partecipare alla seconda edizione della Vertical Trail Funivia della Maddalena. Stefano conclude la gara in circa 55', percorso tosto con salita impegnativa e grand caldo. Grande partecipazione per questa gara: un vero e proprio amarcord che segue quello vecchio della funivia per 4,5 chilometri con 700 metri di dislivello.



Il titolo dell'articolo ovviamente non rispecchia lo stile RP. Per noi é più importante il gruppo che la prestazione e il risultato. Essendo però una squadra discreta lasciamo liberi gli atleti di cimentarsi anche in imprese solitarie. La prossima sarà di Sandro Gariano nella 100km del Passatore, ah ovviamente di corsa!

P.s. Ziz ripensaci


 
 
 

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