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Prima il dovere, poi il piacere

  • Immagine del redattore: Silvia Serpe
    Silvia Serpe
  • 26 giu 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Forse ho già utilizzato questo titolo, ma per commentare questo atipico weekend o meglio l'inizio del fine settimana mi pare il più adatto.

Spiace per voi ma Ziz ci ha ripensato solo una volta e quindi avete cantato vittoria troppo presto; dovrete ancora sorbirvi i mei errori grammaticali e di sintassi.

Con gioia vi preannuncio che i venerdì di un tempo sono finalmente tornati. Le garette pane e salamina, fiumi di birra con annesso terzo tempo tutti insieme ovviamente con l'immancabile torta della Nunzia stanno diventando ormai una cosa abitudinaria, soprattutto nel periodo estivo.

In calendario vi era "la corri per la Nikolajewka", gara di 8 km nei dintorni di Mompiano con i suoi saliscendi tanto da presentare anche un'alternativa Trail. Vista la vicinanza e la nobile causa (i soldi ricavati vengono destinati interamente alla struttura che accoglie giornalmente i diversamente abili), ci siamo presentati in massa all'appuntamento tanto da vincere il secondo premio come gruppo più numeroso, anche se, non ci sono state premiazioni in quanto dopo due anni di chiusura forzata giustamente hanno dato priorità all'aggregazione e all'esserci, piuttosto che alle classifiche. Tanti spingitori che hanno accompagnato i ragazzi sul percorso leggermente modificato causa temporale, si sono aperti in due autentiche ali di folla applaudendoci al nostro passaggio. Davvero emozionante. Chiusura classica ormai con il già citato momento conviviale con un clima finalmente freschino. Mozione di fiducia per Fernanda (detta Ferdinanda) che con il Violini marito riesce nell'impresa di recuperare dei tavoli e panche dagli ottimi alpini, e per Nunzia Igina Boccia che ci lascia (lei rientra a casa subito dopo la corsa causa lavoro) una fantastica torta al cacao con crema spalmabile al pistacchio. Che dire una bellissima festa. Prima il dovere, poi il piacere.

È partita invece ancora giovedì la nostra Silvia Duni per partecipare alla terza edizione della "Lavaredo Ultra Trail", gara inserita nella "Ultradolomites" manifestazione che comprende varie lunghezze e che richiama quindi tutto il meglio dell' Ultratrail mondiale. Un paio di giorni per acclimstarsi e vedere le varie partenze fino a sabato alle ore 6.30, quando c'è stato lo start della sua gara, il suo obiettivo che attende da un anno e forse più anche se in non perfette condizioni visti i recenti infortuni. Percorso impegnativo con 80 km e oltre 4600 metri di dislivello. Tre autentiche difficili salite di quasi 1000 mt di dislivello con conseguenze ostiche discese da san Vigilio di Marebbe fino alla splendida Cortina d'Ampezzo hanno fatto sì che la gara sia stata livellata e di spessore. Quasi 1000 i partecipanti fra cui la metà stranieri e solo 200 femmine da 51 nazioni e per rendersi conto dell l'intenzionalità dell'evento sebbene si gareggiasse in Italia, le nazioni più rappresentate sono state Francia Spagna e Polonia. Altra curiosità solo 2 km erano di asfalto. La nostra Silvia ritorna temibile e in poco più di 14 ore e mezza compie l'impegnativo percorso. Una prestazione che le vale addirittura il nono posto di categoria. Bravissima! Neanche il tempo di riposarsi e recuperare energia psico-fisiche che rientra direttamente a casa o meglio al ristorante.

Sabato sera invece un paio di gialli si sono presentati a s.Polo nella gara "Vertical Race: dalla terra al cielo". Particolare competizione composta da 300 m piani e poi dall'ascensione di 400 scalini fino alle cima della torre. Gara esplosiva e che quindi si addiceva come caratteristiche a Sandro Gariano e a Giovanni pacer Bernini. I ragazzi pubblicano sulla nostra chat delle fotografie che li ritraggono entrambi a podio sorridenti. Prima il dovere e poi piacere. La domenica normalmente c'è l'allenamento di gruppo oppure partecipiamo a una gara locale ma per una volta forse chiamati da una crisi mistica, in tanti ci siamo trovati al Santuario del Boldesico ognuno per vari motivi, chi per andare a Messa, chi per chiedere una grazie e chi per sposarsi. Successivamente bel terzo tempo in un agriturismo in Franciacorta, tanta sobrietà e pacatezza con l'immancabile karaoke finale che mi auguro non emuli il precedente. Come dire prima il dovere e poi il piacere. P.s.: Ziz ripensaci!

 
 
 

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